Di reading sono abbastanza blasfemo, nel senso che sono -volontariamente- fermo a forme di canzone parlata à la Massimo Volume aut C.S.I. (meno), o a cosucce del tipo Ritorno a Casa degli Afterhours (from Quello che non c'è). Sono però anche uno di quelli che se suona in un certo modo et con una certa idea di 'musica' lo deve in buona parte al signor Gigitenca, ex frontman dei Maladives (pardon, i grandi Maladives, vincitori di Rock Targato Italia, et non solo), personaggio carismatico quanto particolare quanto strano.
Comunque, ieri al Big Fish presenta questo reading (lui lo chiama canzonelunga), A Sfondo Rosso. Le musiche sono di Carlo Trevisan, anche lui ex Maladives, plus Roberto Ferro (No Seduction), Linda Varagnolo (Gund), Nicola Cacco (Buffalo Soldiers) et Fiorenzo Fuolega (Gund, Revolution).
Musica ottima, di atmosfera, parlato da subito veloce, nervoso, intenso. Le mani di Gigi si muovono veloci a seguire le parole, che se non fosse per la sua proverbiale barbetta, per la camicia aperta, per essere uno stecco, sembrerebbe Gaber. Racconta storie che ha vissuto, imperniate sul rosso, racconta di una Ford Capri, di vino, di frutti, di vacche e di letti. Tutto rosso. A volte sussurra, quasi sibila, altre sbraita come ai tempi migliori (chi non ricorda: "Tu hai bisogno di me! Tu hai bisogno d...").
Il parlato è serrato, sempre diverso, lascia pochissimi spazi alla musica, et alla lunga restano solo pochi frammenti di quello che è stato detto. Certe figure sono le più classiche et retoriche (ma non mi permetterei mai di dissentire...) del mondo, alla fine di ogni storia torna lo pseudoritornello, et si ricomincia.
Sono moderatamente affascinato, ma non certo inebriato al pari di altri che già avevano visto la canzonelunga e la 'recensivano' in termini entusiastici. Che non sia un animale da reading, ci sta. Se penso a quelli che ascoltano solo Pausini, o Slayer...
Fine, gli applausi et le presentazioni scandiscono un'ora che non riesco a definire lunga o corta. So solo che non mi è piaciuto al massimo grado. Un brindisi.
"Rosso come un copriletto... Rosso come una melagrana matura che sa portar fortuna... Rosso come il sangue Delzanin... Come una Ford Capri rossa... Rosso come il cuore di Rosina uguale a quello di uno sconosciuto... Come le bandiere rosse chiuse... Rosso..."
Comunque, ieri al Big Fish presenta questo reading (lui lo chiama canzonelunga), A Sfondo Rosso. Le musiche sono di Carlo Trevisan, anche lui ex Maladives, plus Roberto Ferro (No Seduction), Linda Varagnolo (Gund), Nicola Cacco (Buffalo Soldiers) et Fiorenzo Fuolega (Gund, Revolution).
Musica ottima, di atmosfera, parlato da subito veloce, nervoso, intenso. Le mani di Gigi si muovono veloci a seguire le parole, che se non fosse per la sua proverbiale barbetta, per la camicia aperta, per essere uno stecco, sembrerebbe Gaber. Racconta storie che ha vissuto, imperniate sul rosso, racconta di una Ford Capri, di vino, di frutti, di vacche e di letti. Tutto rosso. A volte sussurra, quasi sibila, altre sbraita come ai tempi migliori (chi non ricorda: "Tu hai bisogno di me! Tu hai bisogno d...").
Il parlato è serrato, sempre diverso, lascia pochissimi spazi alla musica, et alla lunga restano solo pochi frammenti di quello che è stato detto. Certe figure sono le più classiche et retoriche (ma non mi permetterei mai di dissentire...) del mondo, alla fine di ogni storia torna lo pseudoritornello, et si ricomincia.
Sono moderatamente affascinato, ma non certo inebriato al pari di altri che già avevano visto la canzonelunga e la 'recensivano' in termini entusiastici. Che non sia un animale da reading, ci sta. Se penso a quelli che ascoltano solo Pausini, o Slayer...
Fine, gli applausi et le presentazioni scandiscono un'ora che non riesco a definire lunga o corta. So solo che non mi è piaciuto al massimo grado. Un brindisi.
"Rosso come un copriletto... Rosso come una melagrana matura che sa portar fortuna... Rosso come il sangue Delzanin... Come una Ford Capri rossa... Rosso come il cuore di Rosina uguale a quello di uno sconosciuto... Come le bandiere rosse chiuse... Rosso..."
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