Dico la mia sul primo ciddì di Tommaso Varisco aka Tommi, visto che se ne è discusso, nel bene et nel male. Premetto che non sono un critico musicale (lo lascio fare ottimamente a chi ne ha le competenze, aut a chi non ne capisce nulla) et che il mio illustre nome compare nei credits del cd alla voce 'drums, percussion'. Per questo il mio giudizio è alquanto particolare.
Detto ciò, This is how I feel è nato dopo una lunga et travagliata gestazione, inglobando più musicisti, più fonici et più idee. E' eterogeneo, e questo non dispiace, anche se prendendo Giulia et la strumentale This is how I feel et basta, si potrebbe pensare a due artisti et a due lavori completamente diversi.
Il disco ingloba belle canzoni (come We & all our friends o Child), belle idee che andavano tecnicamente sviluppate et/aut registrate meglio (Lied, Indulgent), pezzi che non mi piacciono (Stay, Iperborea). Questa è comunque una costante di quasi tutti gli esordi.
La voce può ricordare Lanegan, la musica per quanto folkrock è molto legata allo strumento 'portante' di ogni singola canzone (si passa da acustica-violoncello à la Damien Rice, a echi di Coldplay -!?!?-, a passaggi più garage), e forse qui un maggior 'controllo' avrebbe evitato accostamenti alquanto sgraditi.
Questo provando ad essere obbiettivo. Logicamente l'aver vissuto una parte del disco mi porterebbe a dire anche altro, ma non sarebbe giusto et/aut corretto, in positivo come in negativo.
In giro ci sono artisti et lavori sicuramente migliori (su tutti, e qui ringrazio per la 'soffiata' uno che ne sa, i Black Eyed Dog - anche un altro gruppo omonimo, ormai sciolto, non era niente male), ma anche dei cani sopravvalutati et osannati.
Posso solo concludere che personalmente avrei pianificato et curato tutto il progetto in maniera diversa, ma anche che This is how I feel è un disco onesto, suonato senza maschere (provate ad ascoltare dal vivo i Killers...) et timori. E di questo Tommi ne può andare fiero.
Il disco ingloba belle canzoni (come We & all our friends o Child), belle idee che andavano tecnicamente sviluppate et/aut registrate meglio (Lied, Indulgent), pezzi che non mi piacciono (Stay, Iperborea). Questa è comunque una costante di quasi tutti gli esordi.
La voce può ricordare Lanegan, la musica per quanto folkrock è molto legata allo strumento 'portante' di ogni singola canzone (si passa da acustica-violoncello à la Damien Rice, a echi di Coldplay -!?!?-, a passaggi più garage), e forse qui un maggior 'controllo' avrebbe evitato accostamenti alquanto sgraditi.
Questo provando ad essere obbiettivo. Logicamente l'aver vissuto una parte del disco mi porterebbe a dire anche altro, ma non sarebbe giusto et/aut corretto, in positivo come in negativo.
In giro ci sono artisti et lavori sicuramente migliori (su tutti, e qui ringrazio per la 'soffiata' uno che ne sa, i Black Eyed Dog - anche un altro gruppo omonimo, ormai sciolto, non era niente male), ma anche dei cani sopravvalutati et osannati.
Posso solo concludere che personalmente avrei pianificato et curato tutto il progetto in maniera diversa, ma anche che This is how I feel è un disco onesto, suonato senza maschere (provate ad ascoltare dal vivo i Killers...) et timori. E di questo Tommi ne può andare fiero.
2 commenti:
Tommi sei stato paragonato ai Killers. Io mi incazzerei :D
Mattia, il tuo giudizio non risente del fatto che sei di parte, e questo è senz'altro un pregio.
Lo considero più onesto dei killers. che tra l'altro mi piacciono.
non è questione di essere di parte, il lavoro ha pregi et difetti, far finta di vedere solo gli uni aut gli altri sarebbe molto bambinesco. :P
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