giovedì 9 agosto 2007

Stream of consciousness

Faccio partire l'iPod in random su una playlist di musica vera, et me ne esco così.


Et poi vengo a sapere la verità. Tu menti. Che sommata ad il mio (nuovo) stato mentale di seconda mano è tutto un programma. Che è meglio se adesso tiro dritto che non sia mai che mi pento, cado et sta volta sì che mi faccio male.
Et quando tornerai dovremo fare una bella chiacchierata. Tu menti. Su cosa hai detto in giro, su chi ti accompagna nel tuo viaggio, su cosa vuoi da me. Sul fatto che c'è un bisogno plateale di una tabula rasa elettrificata, aut di dirti che sì, purtroppo non c'è stata la guerra nucleare. Insomma, ci vuole che l'inaspettato salga sugli scudi. Tu menti.
Ma tornerai, mentre fingerò indifferenza affilando i miei coltelli. Poi so già che ti metterai a piangere, aut forse ti metterai a ridere et finirà tutto lì. Come se le tue reazioni fossero cupe vampe, senza ebrei sefarditi, senza Sarajevo. Ma i roghi al cielo ci starebbero eccome.
Stai attenta a te.
Vabbè, la mia estate è stata comunque una ritirata di successo. Et sabato et domenica dovrei avere la casa libera, siete tutti invitati.
Ma suono (male) et per questo sono felice. Et adesso comiciamo a venire apprezzati sul serio. Et quando sabato ho messo al massimo volume i Massimo Volume et tutti mi hanno guardato come per dirmi "tu hai capito tutto", allora un pò mi sono sentito come il primo dio.
L'unico fatto che possa compensarmi di non essere io l'uragano.
Et nonostante tutto non me la passo male. E ti vengo a cercare. Et ho perso il mio centro di gravità permanente. Et indosso le mie maschere migliori et me le sfilo et me le infilo come se fossero davvero una parte di me. Visto che io i gradini della saggezza non so manco cosa siano. Se lo sapessi, sarei un pò più immune da tutto, et sarei un pò più vecchio.
So che lei sa, strategie dell'apnea.
E' più di una ragione sociale, è un dato di fatto.
E' una terapia.
Perchè se il risveglio dal sogno forse uccide, mai tradisce, io son tranquillo, perchè tecnicamente son già morto, et nascondo splendidamente la mia gelosia et i miei scheletri. Aut no.

Fiori.
Urlanti.

Strategie.



Rivoglio le mie ali nere. Il mio mantello.



7 commenti:

Anonimo ha detto...

a tratti penso tu sia geniale. o solo sei uno dei pochi che ha il coraggio di esporsi veramente. se stai male per scrivere così bene non posso augurarti di continuare così, però sappi che hai classe.

Anonimo ha detto...

la chave della felicità è la disobbedienza in sè
a quello che non c'è...

Mattia ha detto...

@ michi:che io sia geniale è da valutare attentamente. però fa piacere sentire di aver 'toccato' qualcuno. se lo scrivere bene è legato allo stare male, voglio scrivere in maniera pessima.

@ ? : io non tremo è solo un pò di me che se ne va.
vediamo chi ne sa di più?

Anonimo ha detto...

I geniali progetti che sono tutti uguali
Ed i geniali discorsi diventano banali
Ma la cosa più strana della nostra vita
E' che scivola fra le nostre dita

qual'è?

Mattia ha detto...

bah, elementare: "pop".
il mio "vediamo chi ne sa di più?" non era necessariamente un "ti sfido"...



"qui nell'aria puoi capire quando è tardi per cambiare idea"

Anonimo ha detto...

bungee jumping.

a proposito del tuo gruppo, se neve avesse un testo più sviluppato sarebbe un singolaccio.

Mattia ha detto...

sei il primo anonimo che mi sta simpatico, cazzo.
davvero.