Et non è che ci abbia capito tanto ieri. Et comunque so che hai bluffato et non mi leggi. Et ci mancherebbe, vista l'ultima volta che hai lasciato un commento qua. Visto che ho pure cancellato i post.
Comunque di ieri veramente non ci ho capito nulla. Potrei ripeterlo all'infinito. Perchè siamo alchemici. Perchè se passo per prendere uno zaino, et alla fine lo zaino ce l'hai ancora tu, vuol dire che come minimo sono saltate le nostre priorità.
Lo zaino... E scusami.
Sai, Dente è piaciuto a me et a pochissimi altri, giovedì scorso al Big Fish, ma quella sua frase "col telefono stacci più attenta" è sconcertante per quante volte ci torna buona. Ieri, l'ho sentito subito lo squillo sommesso, et mi sono ghiacciato. Et poi te ne sei accorta anche tu, et ho visto chiaramente la tua faccia, anche col buio quasi pesto. Quasi disperata.
Ma col rispetto che meriterebbe una bambola di porcellana, è la seconda volta. Et dubito per la mia salute psichica ci saranno altre volte. Aut almeno, resterò immobile.
Non c'è due senza tre
Non c'è due senza TE
Et così penso che comunque presto ci vedremo, perchè lo zaino et i suoi contenuti magici mi servono come il pane, se non altro per quelle venticinque pagine di spagnolo da tradurre, mentre mia madre arriva a casa con la faccia incazzata nera che la riconosco ormai a chilometri di distanza et mi si piazza davanti et mi sbraita addosso che non faccio un c*zzo, che non posso tornare a casa quando mi pare, che non devo berefumaresballare, che non si confà alla vita di uno studente.
Ha ragione. Ma aut così aut è la fine, specie qui dove non c'è niente. Niente, et ogni tanto un cellulare che suona al momento meno opportuno, quando ormai guardandoci negli occhi et scegliendo che cioccolatino dividerci c'eravamo detti che oltre al niente ci saremmo stati solo noi, almeno per un pò.
Et Amy Winehouse nello stereo, che quest'estate ho odiato al PointBreak perchè la ascoltavamo sempre mentre nel profondo il Pipì voleva Patti Smith aut gli Stones, et io avrei regalato due ore del mio lavoro retribuito per ascoltarmi un pò di Afterhours (à la Strategie in acustico, aut Ci Sono Molti Modi, aut Quello Che Non C'è) aut di Beatles cattivi (Hey Bulldog, Helter Skelter...), nei momenti in cui non c'era nessuno tranne che cuore et stomaco a contatto, dilaniati.
Forse questo dipende dal fatto che ieri sera abbiamo parlato di PointBreak per un bel pò?
Forse questo dipende dal fatto che ieri sera abbiamo bevuto et parlato et finto che non fosse successo niente?
Et ieri tra l'altro il Big Fish era pieno all'inverosimile, per i Jennifer Gentle, è stato bellissimo. Non riuscire quasi a vedere il palco. Et rendersi conto che magari forse uno 0,1% del merito è anche tuo.
New York, New York.
Et c'era di quella gente che non avrei mai pensato.
Et quanto bello sarebbe se fosse sempre così, un porta spaziotemporale per allontanarmi dalla solita nebbia. Che quando si dirada ci suonano i cellulari. Et non ti ho risposto perchè i Jennifer Gentle stavano suonando 'quella bella', et non mi hai risposto perchè avevi lasciato il telefono di là.
Et sto facendo una confusione imbarazzante, senza capo senza coda, mentre ascolto gli Arab Strap, mentre cerco compagni di merende per andare a vedere Giorgio Canali a Rosà domani sera, che nessuno ci vuole venire perchè ci si sta stufando del rock, anche se so che tra sei mesi tornerà la voglia et tutti mi chiederanno di andare a vedere gruppi in stile Hellacopters ogni giovedìvenerdìsabato.
Io ci devo andare domani. Punto.
Anche se so già che quasi sicuramente non ci andrò.
Anche se la prossima volta un cellulare spento aut silenzioso fidati che ti potrebbe salvare la vita.
Comunque di ieri veramente non ci ho capito nulla. Potrei ripeterlo all'infinito. Perchè siamo alchemici. Perchè se passo per prendere uno zaino, et alla fine lo zaino ce l'hai ancora tu, vuol dire che come minimo sono saltate le nostre priorità.
Lo zaino... E scusami.
Sai, Dente è piaciuto a me et a pochissimi altri, giovedì scorso al Big Fish, ma quella sua frase "col telefono stacci più attenta" è sconcertante per quante volte ci torna buona. Ieri, l'ho sentito subito lo squillo sommesso, et mi sono ghiacciato. Et poi te ne sei accorta anche tu, et ho visto chiaramente la tua faccia, anche col buio quasi pesto. Quasi disperata.
Ma col rispetto che meriterebbe una bambola di porcellana, è la seconda volta. Et dubito per la mia salute psichica ci saranno altre volte. Aut almeno, resterò immobile.
Non c'è due senza tre
Non c'è due senza TE
Et così penso che comunque presto ci vedremo, perchè lo zaino et i suoi contenuti magici mi servono come il pane, se non altro per quelle venticinque pagine di spagnolo da tradurre, mentre mia madre arriva a casa con la faccia incazzata nera che la riconosco ormai a chilometri di distanza et mi si piazza davanti et mi sbraita addosso che non faccio un c*zzo, che non posso tornare a casa quando mi pare, che non devo berefumaresballare, che non si confà alla vita di uno studente.
Ha ragione. Ma aut così aut è la fine, specie qui dove non c'è niente. Niente, et ogni tanto un cellulare che suona al momento meno opportuno, quando ormai guardandoci negli occhi et scegliendo che cioccolatino dividerci c'eravamo detti che oltre al niente ci saremmo stati solo noi, almeno per un pò.
Et Amy Winehouse nello stereo, che quest'estate ho odiato al PointBreak perchè la ascoltavamo sempre mentre nel profondo il Pipì voleva Patti Smith aut gli Stones, et io avrei regalato due ore del mio lavoro retribuito per ascoltarmi un pò di Afterhours (à la Strategie in acustico, aut Ci Sono Molti Modi, aut Quello Che Non C'è) aut di Beatles cattivi (Hey Bulldog, Helter Skelter...), nei momenti in cui non c'era nessuno tranne che cuore et stomaco a contatto, dilaniati.
Forse questo dipende dal fatto che ieri sera abbiamo parlato di PointBreak per un bel pò?
Forse questo dipende dal fatto che ieri sera abbiamo bevuto et parlato et finto che non fosse successo niente?
Et ieri tra l'altro il Big Fish era pieno all'inverosimile, per i Jennifer Gentle, è stato bellissimo. Non riuscire quasi a vedere il palco. Et rendersi conto che magari forse uno 0,1% del merito è anche tuo.
New York, New York.
Et c'era di quella gente che non avrei mai pensato.
Et quanto bello sarebbe se fosse sempre così, un porta spaziotemporale per allontanarmi dalla solita nebbia. Che quando si dirada ci suonano i cellulari. Et non ti ho risposto perchè i Jennifer Gentle stavano suonando 'quella bella', et non mi hai risposto perchè avevi lasciato il telefono di là.
Et sto facendo una confusione imbarazzante, senza capo senza coda, mentre ascolto gli Arab Strap, mentre cerco compagni di merende per andare a vedere Giorgio Canali a Rosà domani sera, che nessuno ci vuole venire perchè ci si sta stufando del rock, anche se so che tra sei mesi tornerà la voglia et tutti mi chiederanno di andare a vedere gruppi in stile Hellacopters ogni giovedìvenerdìsabato.
Io ci devo andare domani. Punto.
Anche se so già che quasi sicuramente non ci andrò.
Anche se la prossima volta un cellulare spento aut silenzioso fidati che ti potrebbe salvare la vita.
8 commenti:
molaghela ti e el roc...
matiaaaah... el roooooc... dio pipin!
new york
new york
ci sapremo dire tra un pò. quando ci si stuferà dell'amiga's culture e degli alesis. e allora il mediterranean metal ci sbalordirà.
new york.
new york.
new jersey - 1988 - bon jovi!
:D
molla tutto e vieni via con me...
volentieri.
anche se dubito tu sia elena bohnam carter.
l'ho (ri)visto anch'io oggi il film, su sky... viva l'apatia. :P
nessuna amiga culture, anche se ieri in radio ehbeh. c'è un mondo intero e vasto di mezzo tra gli hellacopters e il commodore 64, il futuro è una palla di cannone acceso e il big fish lo sta quasi raggiungendo. start spreading the news... in verità ti dico che la stagione ventura conta già su una possibile novità di quelle smashing ma no pumpkins
so che tra l'amiga's culture e gli hellacopters c'è un abisso, ma ormai va di moda, specie qui nella laguna sud, un certo gusto per gli estremismi. cosa che in certi ambiti odio alquanto.
tutto quello che verrà al bigfish, mi renderà felice und contento.
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a crescenet...
mavvvaffanculovà!
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