venerdì 19 febbraio 2010

La nuova disposizione delle cose lascia molti spazi vuoti (3)

E così siamo arrivati al terzo capitolo di un qualcosa di contorto e di vero. Vero come gli occhi, che qui vero sta per vetro e quindi verrebbero fuori battute dimenticabili. Che si cominciano a serrare le fila, anche se le frasi che cominciano con il che non sono sempre le migliori. E ci riprendiamo anche a chilometri di distanza perché ci sono state cose che ci hanno legato. Ci hanno stretto i polsi e io ne porto ancora i segni. Sarà che voi ve ne siete andati da un pezzo e io sono rimasto qua. A rincorrere sogni sbilenchi.
Quasi a dimenticarmi di postare queste quattro righe.

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