giovedì 29 maggio 2008

Pull the "True Love" lever

Mi insinuo veloce, battendo la tastiera senza pensieri compiuti in testa.
Solo per augurare il massimo ai No Seduction, che ad un'ora imprecisata di oggi suoneranno in quel di Catania. Et di sicuro distruggeranno tutto nei ventiminuticompresoilcambiopalco a loro disposizione. La voce che li voleva calare tra i cannoli siciliani senza il Beppe, impegnato a sfilare come modello nello Yemen (chi ha orecchie per intendere, intenda, aut partecipi alle nostre cene distruttive a base di paella...), si è rivelata infondata, et quindi saranno lì a coccolare (?!?!) le orecchie degli universitari catanesi.
Non è stato inoltre quantificato il numero di cambioregioni a cui tecnicamente dovrebbero sottoporsi. Meglio così.


Poi, l'imbrattaweb è tornato, et sempre di isole si ritrova a parlare. Nello specifico, i sardi si stanno dimostrando molto (più) svegli (degli altri) dal punto di vista della promozione et della valorizzazione culturale.


Poi poi, si inseriscono in agenda una sfilza infinita di concerti, alcuni vicini, altri lontani. Alcuni imperdibili, altri obbiettivamente utopici, per troppi motivi. Intanto domani si va a vedere i Liars a Padova. Mentre mi è giunta notizia di un'altra utopia che forse tanto utopia non è et che mi riguarda mediamente da vicino et che ha a che fare con un concerto et approfondiremo appena se ne saprà di più et se necessario ci torneremo.
Intanto già mi dispero per i Massimo Volume, una sola data abbastanza distante, in un giorno abbastanza incasinato.


sapevi di trovare l'uragano
dire qualcosa mentre si è rapiti dall'uragano
ecco l'unico fatto che possa compensarmi
di non essere io l'uragano


venerdì 23 maggio 2008

Siamo giovani, noi

Sono in perenne ritardo in tempi et modi, anche se so di non mancare poi troppo a nessuno. Mi prendo un pò di tempo per me, coltivo le mie emozioni da dodicenne. Perchè come ti ho dimostrato tra bicchieri di molto ghiaccio et molto poco amaretto, sono et sarò irrequieto irascibile arrogante presuntuoso, ma ho provato a smettere i paraocchi, a smussare gli spigoli. Adesso che ci penso non te l'ho dimostrato, ma già parlarne mi sembra qualcosa. Già ammetterlo mi sembra il modo più onesto che conosca per dirti che, in buonissima parte, hai ragione.

Et in tivvù mio fratello si sta guardando un cartone di Tom & Jerry dove una stupidissima anatra è convinta che Tom sia sua madre. Jerry lo prova a salvare mille volte et la stupidissima anatra non capisce et torna sempre da Tom. Finchè comprende, grazie ad uno pseudo sussidiario illustrato (della giovinezza?) et un illuminante ricettario, come stanno le cose, ma accetta di farsi pappare da sua madre, che in realtà è Tom, et ovviamente è tutto tranne che sua madre. Et Tom, colpito da insolito risentimento, non si pappa la stupidissima anatra (che vista la sua imbecillità, ad onor di cronaca lo avrebbe di gran lunga meritato), et vissero tutti felici und contenti. E' sempre il solito cartone, lo avrò visto un migliaio di volte.
Non centra nulla, ma le dita spesso scorrono sulla tastiera senza una logica conclamata.

Et il Manchester United è campione d'Europa, et è risaputo quanto io simpatizzi per loro, per essere la mia squadra ufficiale nei tornei di Pes6 (anche se ultimamente trova qualche diffioltà di troppo in fase di impostazione, specie contro il Chelsea di Freguja...). Che si può dir tutto a Sir Alex, tranne che non sia il miglior manager del mondo, uno che a quarant'anni spaventava l'Old Firm scozzese (et il Realmadrid nella defunta Coppacoppe) con l'Aberdeen, et che a poco più di sessantacinque anni ha vinto tutto, svariate volte. Et nonostante la facilissima ironia del cartellone qui a fianco (oggettivamente bellissimo), mi dispiace enormemente per John Terry, il più grande difensore secondo solo al Cannavaro juventino et mondiale, per quel rigore et quelle lacrime. Un vero dramma sportivo, come lo scudetto dell'Inter. Sicuramente gli Headhunters saranno più indulgenti con lui che con Anelka. Quello scandalo di Anelka.

Et tornando alla serietà, mi sento solo di dire che sto bene. Che le cose passano, le ruote girano, le onde lunghe tornano. Così un giocoliere che lancia in aria delle sottospecie di molotov con la musica di Yann Tiersen proprio quando arrivi tu, è un buon segno. Così un vecchio che suona la chitarra in piazza et canta, tra tutte le canzoni del mondo, Via del Campo di Faber, et noi a sorridergli et a ringraziarlo con gli occhi, è un buon segno.


Siamo giovani, noi. (cit.)

giovedì 15 maggio 2008

Emozioni da dodicenne

La sala prove era un bordello. Disordinata come un garage imbucato dieci metri sotto terra, da troppo tempo dimenticato. I volantini sparsi erano davvero pavimenti, la luce più fioca di come la si ricordava. Rimane quel bigliettone biancorosso del BigFishFestival, pestato da mille scarpe, con quei tre gruppi del 23 settembre che hanno avuto destini contrapposti, antitetici. Sembra sia passato un millennio, era solo il 23 settembre. Rimangono cataloghi di batteria vecchi di mille anni et trovati lì il primo giorno in cui ci si è entrati in quel buco sotterraneo
Il glockenspiel inscatolato che se lo sfiori tira fuori suoni a tratti inquietanti, a tratti imbarazzanti.
Sotto la coperta arancione sbiadita sporca rotta, ci stava addormentata la drumsound, con la riproduzione della pelle della grancassa dei Beatles appiccicata sulla pelle della grancassa, con il rullante comequellidiunavolta moderatamente scordato, con i piatti sfiniti dal troppo pestare. Nell'attesa di smetterla di farsi accarezzare in solitudine con le spazzole. Perchè ieri sera in sala prove non c'era spazio per le spazzole, aut per una persona sola. Ieri sera si era in tre. Ieri sera si suonava con le bacchette viola, quelle classiche, quelle che ne avrò distrutte mille paia et che da anni mi accompagnano. Non ne trovo di meglio. Come una volta, sembra sia passato un millennio.
Et c'è la fondata certezza che non sarà una bolla di sapone, rivedere quella stratocaster bianca et quel cort nuovo di pacca.
Intanto si è ri-cominciato, con tutta la voglia che ci farà montare un mostro ipertecnologico fatto di mac glockenspiel mixer microfonidistorti looper tastierinemute et qualsiasi altra cianfrusaglia abbiamo a casa. Et che prenderà vita et ci mangerà vivi. Il tutto da settimana prossima.
Et le mancanze si colmano, et provo emozioni da dodicenne (come espletato in una mail inviata ad una persona cara a cui voglio un bene dell'anima et che tanto mi ha aiutato in questi hardtimes di dickensiana citazione), inaspettate et abbastanza innocenti. Et mi fermo qui, che certe cose le coltivo da me, che sono scie di pura gioventù, che sono produzioni seriali di cieli stellati...

mercoledì 7 maggio 2008

Cos'è la libertà?

Come in troppe cose, ci arrivo un pò dopo, ma ci arrivo. Anche perchè in quelle che ci arrivo prima poi succede sempre qualcosa et vengo s-calzato. Oddio, non è poi così tragica la cosa, però dovrei a cominciare a capire come funzionano certi meccanismi.
Intanto ho capito che non berrò mai più vodka alla liquirizia. Aut, almeno, non ne berrò più mezzo litro in un'ora. Ho scoperto che è mediamente deleteria, anche se mi si dice che gli occhietti brillavano di una luce strana.
Strana un cazzo, aggiungerei.
Comunque, Amor Fou, Cos'è la libertà?

chiedere un poco di più ci consola
forse vivere sempre di più
ci farebbe superare queste poche ore
sento la nostalgia
di quei riti privatissimi
che ora non celebri più
dentro me contro te
temo la compagnia
di quei fuochi debolissimi
che ora non scaldano più
solo me solo me
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
ma una scia di pura gioventù
che non ho meritato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore

martedì 6 maggio 2008

Come una supernova, risplendo

Non ho praticamente chiuso occhio questa notte, et non è la prima. Et se et quando li ho chiusi, ricordo i pensieri, pesantissimi. Ho contato le volte in cui mi sono rigirato nel letto, incastrato tra le lenzuola, et arrivato a mille, devo aver perso il conto. Perchè mi spaventava, perchè mi spaventa, perchè mi spaventerà sempre quel senso di incompiuto che a volte mi prende lo stomaco.
Anche se tutto magari è solo una sovrastruttura.
Mi è entrato questo pensiero malvagio in testa, et non è facile da sradicare, et perdo il contatto con la realtà, et lo riprendo a momenti, come ieri, mentre fumavo l'unica marlborolightmorbida della giornata sul solito poggiolo che d'inverno il vento ti brucia le sigarette senza che te ne accorgi. Il vento aveva lasciato spazio al sole, le insegne spente degli hotel, sono più aut meno accese, adesso.
Io a volte mi accendo, mi sveglio dal letargo, metto iTunes ad un volume che cancella l'immaginazione et gratta le casse le pc, come ieri con Piromani de LLDCE, come adesso con Packs of three degli Arab Strap.
Mi mancano cose che fino a qualche tempo fa sentivo fondamentali. Cose cui non potevo rinunciare. Cose cui non posso rinunciare. Et mi viene da pensare che un giorno, quando avrò ottenuto quello che da tanto inseguo, guarderò questi giorni insonni, ripenserò alle braccia scottate dal sole, alla corriera che mi aspetta ad un'ora improbabile oggi pomeriggio, et mi verrà da ridere.
Et ci verrà da ridere, lo so.

Intanto, sopravvivo. Intanto, certe cose le gestisco con una quantità immane di sanguefreddo che a tratti ho persino paura di gelarmi. Intanto, ritrovare [omissis] mi avrebbe fatto tirare fuori "e quanto ci fa male la delicatezza che ci usiamo per non farci male", et invece va benissimo così, finchè dura. Intanto, vai a periodi et non c'è scritto da nessuna parte che le tue aperture nei miei confronti debbano coincidere con le mie, quindi spero tu non abbia qualche strategia in testa, perchè dubito funzionerà. Intanto, il giorno che torneremo a suonare insieme verrà giù la salaprove, perchè stiamo accumulando una rabbia et una voglia che mai avevo sentito. Intanto, è uscito il disco de Le Luci Della Centrale Elettrica, ufficialmente.

Intanto, questa dà un pò l'idea. Magari.