mercoledì 6 febbraio 2008

Il riflesso delle vetrine

Per lui l'inizo di febbraio è stato dove alcuni nodi sono venuti al pettine. Et così ci si re-incontra dopo cinque mesi più aut meno, con maglioni et cappotti et stan smith al posto di infradito et costume et t-shirt scandalose. Con la pioggia che accarezza trasversale, et le pozzanghere ovunque.

...portami a bere dalle pozzanghere...

Et l'ombrello lasciato nell'eastpak, et l'eastpak lasciato a casa di amici, ovviamente. Cinque mesi fa, con una pioggia così, si sarebbe andati a fare il bagno in mare, aspettando le onde serie, quelle che ti sconvolgono, anche se solo per tre aut quattro secondi.
Ci si re-incontra, come si era auspicato da troppo tempo, per fare delle domande, per trovare delle risposte. Et anche se le domande sono state pochissime, le risposte sono arrivate. Et le sue previsioni venivano attese, perchè ormai è diventato fin troppo semplice pianificare et seguire strategie preconfezionate. Poi il resto lui se lo tiene per sè, anche se certe scene molto filmiche (non hard, visto che se n'è appena riso sopra con TdF via msn...) sarebbero da incorniciare. Perchè si percepiva l'invidia da parte della gente attorno et spettatrice, per la sceneggiatura che si stava mettendo in atto et che non apparteneva a nessun altro, per quanto potesse apparire semplice.
Peccato perchè lui aveva un sorriso leggermente amaro mentre, voltato l'angolo, si accendeva una marlboro et si sistemava i capelli bagnati dalla pioggia. Et anche lui se ne è accorto, specchiato sulle vetrine di corso Milano. Perchè il riflesso delle vetrine, difficilmente mente.

...forse uccide, mai tradisce...

Altre strategie sono ingestibili, et si lasciano scivolare. Nel senso più positivo possibile. Perchè sfiorarsi può essere molto meglio di stringersi. Perchè sussurrare una parola può dire molto più di infiniti discorsi. Perchè so che lei sa.
Et sono sopravvissuto a Venezia, cosa rara di questi ultimi tempi. Perchè ieri a Sanmarco c'erano i Pitura Freska, et è stato un delirio continuo. L'anno scorso era finita tremendamente peggio, senza i Pitura Freska, comunque.


(foto di vaferina, from flickr.com/photos/vaferina/255156427/)

Et posto questa foto, pescata casualmente da flickr, perchè mi piace et perchè è stata inserita da questa Vaferina assieme ad una parte del testo di Amore che vieni, amore che vai di De Andrè. Una canzone per cui il quiddetto letteralmente impazzisce. Come per una buona parte di De Andrè, anche se non proprio tutto. Et se il caso mi ha portato proprio a questa foto, con questo testo, lo voglio prendere come un ottimo segno.
Buon proseguimento, a tutti.
Proteggetemi dagli essemmesse stupidi, che mi sento bombardato.

quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai...

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