venerdì 13 giugno 2008

Le déménagement



...e qualcuno mi dice che si capisce poco di quel che scrivo. che magari in un post riesco a metterci dentro tutto e niente senza dover fare troppa attenzione ai particolari o alle ispirazioni. è vero, in parte, perchè comunque particolari e ispirazioni sono disseminati ovunque, dunque complimenti per aver smascherato il mio
modus operandi. dopotutto, è necessario non essere così sprovveduti, specie qui, dove troppi sono virtuali, e troppo pochi sono davvero reali...




Detto ciò, molto è cambiato. Le mie flebili insicurezze sono state mediamente dissipate, la rivoluzione è cominciata.
Ho traslocato, et adesso ho la mia fortezza.
Manca ancora la scrivania et qualche mobile et i muri sono ancora spogli et i vestiti sono accampati et più che vivere si sopravvive, ma per ora va bene così.
Anche se il pc è montato su un tavolino alto quarantacentimetri et la mia sedia al momento è un cuscino con un'improponibile fodera blu et comincio ad avvertire seri problemi alla colonna vertebrale, ma per ora va bene così.
Perchè inscatolando i miei primi ventunanniundmezzo ho (ri)trovato cose spaventose, ho ritrovato biglietti et ricordi da sbarrare gli occhi per infiniti minuti. Mi è passato davanti di tutto.
Et me ne scuso già da ora, se alcune cose che appartenevano ad un Mattia diverso da questo sono state irrimediabilmente cestinate.
Et per i poster da attaccare alle pareti ieri ne avremo spulciati milioni mentre digerivo il mio gelato al torroncino delle sei postmeridiane che aveva sostituito il mio pranzo mancato, et alla fine di poster non ne abbiam preso nessuno, ma ci torneremo insieme, dopo aver ponderato et pensato quali mi potrebbero piacere di più.
Sicuramente non Syd Vicious, quel sopravvalutato farsesco di Syd Vicious.
Ma quella Parigi biancaetnera invasa dai fulmini, quanto bella era?
Et smanetto su di un preamp di mio padre vecchio di venticinque anni et emerso dal nulla et dalla polvere, con i suoi millesettecento interruttori che scattano con dei click così sonori che si sentono dall'altra parte della casa, che se un giorno deciderà di ascoltarmi et ricomincerà a funzionare, potrebbe far crollare di nuovo i muri nuovi, con sommo gaudio del sottoscritto.
Sommo gaudio del sottoscritto che ha raggiunto proporzioni spaventose quando passando in rassegna i troppi biglietti d'auguri et felicenatale et buoncompleanno et comeseidiventatogrande ha trovato cinquantaeuro, assieme alla speranzosa scritta cartacea di mia nonna di un prosperoso 2006.
Duemilaetsei.
Un trasloco è anche questo.
La rivoluzione in cameretta, è cominciata.


1 commento:

Anonimo ha detto...

si, ma

l'italia

del/nel

pallone

ahah.