mercoledì 13 aprile 2011

Per smentirvi.

Amore abbiamo preso la pioggia e davvero sono dieci gradi in meno di dieci minuti fa.
Amore quel treno è perso per sempre, non passerà mai più è perso per sempre ,come i testi delle canzoni di merda scritti sbagliati sulle saracinesche dei negozi chiusi. Cancellati come noi certi venerdì sera. Ma da dietro il vetro e le inferriate leggère c'erano quei colori gonfi di gialli, colori di legno di chitarre acustiche di violoncelli scordati di batterie prestate. Ci siamo dimenticati di fotografarli. Per smentirvi. Sembra un mondo a parte, un mondo dentro un altro mondo che siamo noi con i nostri mal di testa e con le nostre agende piene di cancellature e di asterischi e di impegni così ravvicinati da prendersi a pugni, e quando inventeranno il teltrasporto sarà sempre troppo tardi. Così non avremo i minuti contati per abbracciarci e per urlarci dietro e per rotolarci dormendo nel letto. Mi vedo riflesso sul vetro della finestra, scelgo con cura uno dei cinque mazzi di chiavi che compongono le mie giornate. Ha ragione Fiorenzo Stige dei Bachi da Pietra è l'ennesima dimostrazione di manifesta superiorità.
Sono giorni che penso a voi, esercito di santi geniali e maledetti. Riflesso nelle vetrine illuminate delle pasticcerie veneziane, nei bicchieri di vino che profumano di panettone o di pompelmo. Nei monologhi in macchina che ogni tanto, in coda nell'ora di punta in ogni zona industriale del veneto orientale, verrebbe quasi da asciugarsi gli occhi.

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