domenica 9 dicembre 2007

Giorgio Canali :: Live @ Vinile

Premessa, che la sanno tutti, ma qualcuno forse ancora no. Et comunque la si può considerare in prescrizione, quindi non vincolante. A nessuno.
Il 23 settembre 2007 devastato psichicamente (et i motivi sono ormai famosi, et riscontrabilissimi qui) dopo aver aperto il concerto di Bugo al Big Fish Festival, mi sono trovato Giorgio Canali spararmi addosso il fumo passivo di una camelsenzafiltro et prendermi a braccetto et dirmi che non gli dispiaceva come suonavo, che avevo un mio perchè molto quadrato, et se volevo registrare quelle due aut tre batterie nel disco (next big thing 2008, et ci scommetto i coglioni) de Le Luci Della Centrale Elettrica.
Le Luci Della Centrale Elettrica che seguo da quando faceva dieci ascolti giornalieri su myspace, et se lo filavano in pochi (et qui grazie ancora a quello che me l'ha consigliato, il giorno del nostro primo incontro ufficiale... rimembri?).
Giorgio Canali comunque, quello dei CCCP et dei C.S.I., quello che ascolto da una vita, quello delle chitarre disturbate. L'originale.
All'inizio le cose sembrano andare bene, poi ci si sente di meno, poi sopraggiungono problemi et il cd da similelettrico si ridimensiona in acustico. Si parla con Vasco, ci si chiarisce, si attende. Ancora.
Disilluso abbastanza, et capirete il perchè. Nel mentre ricomincio a suonare le cose mie, et anche qui capirete il perchè.
Al momento per assurdo potrebbe ancora arrivarmi una certa telefonata, et sia chiaro prenderei la macchina, caricherei la batteria et andrei a Ferrara. A velocità supersonica. Ma non accadrà, che ho imparato ad essere, se non pessimista, almeno realista.

Detto questo, Giorgio Canali ci tenevo a vederlo suonare, per i motivi succitati et non solo, et per il fatto che ultimamente lo avevo visto fare i coretti a Bugo in stile 'Dov'è il tuo gel?', non esattamente il genere che lo ha reso quello che è. Così convinsi il Pagan a seguirmi a Rosà, al Vinile. In cambio abbiamo girato in lungo et in largo i negozi di Padova nel pomeriggio. Et ne è valsa la pena. Per entrambi.
Nonostante il casino allucinante per strada. Nonostante siamo arrivati et il Vinile era ancora chiuso et i Rossofuoco abbiano suonato a mezzanotte et mezza. Nonostante i Mama.In.Inca che hanno aperto il concerto non mi siano piaciuti per niente (et sì che su myspace sembravano molto più forti, et sì che settimana prossima aprono ai DiscoDrive al NewAge).
Con Giorgio Canali ci siamo incrociati prima del concerto, ci siamo salutati cortesi, ci siamo riconosciuti con sufficiente onestà, ci siamo dati il cambio per fumarci la sigaretta. Niente di meno, niente di più.
Poi hanno suonato, a volumi altissimi. Lui tirando testate al microfono. Con l'altra metà dei NienteDiNiente al theremin. Col chitarrista de I Melt. Col batterista che sembrava un orso et pestava et pestava et mi piaceva un sacco. Et Canali uguale, et chissenefrega se mi si dice che è vecchio et potrebbe limitarsi a fare il produttore. Non mi piace tutto, ma Precipito, Falso Bolero, Swiss Hyde aut Non Dormi sono canzoni che il 99% dei gruppi nostrani si sogna.
Si è usciti con le orecchie violentate, ma poco importa.
Si è trovato un incidente allucinante a Curtarolo.
Si è arrivati a casa alle tre et mezza.
Si è chiuso, in un certo senso, un cerchio.
Che ingloba anche la famosa telefonata, che come ho già detto, molto difficilmente arriverà.


Chissà perchè la gente a questo punto cerca dio,
Gli occhi persi nel blu...

Ma se c'è qualcosa che ti manca, o sono io, o ti manchi tu.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

povere le tue palle, ormai giocate e perdute ;)

Mattia ha detto...

le gioco solo sul sicuro... :)

Anonimo ha detto...

c'ero anche io a quel concerto... mi ha pettinato.... da paura