martedì 1 gennaio 2008

Il primo giorno?

Oggi siamo nel duemilaeotto. Oggi è cominciato il nuovo anno, quello che dovrebbe dare finalmente delle risposte, aut perlomeno quello che si spera sarà migliore di quello trascorso. Tutti sanno il perchè, tutti si sono impegnati a entrarci in questo anno horribilis, et tanti fortunatamente lo hanno addolcito. Che altrimenti sarebbe stato terrificante. Mentre certi altri lo hanno amorevolmente demolito, magari senza volerlo, in fondo. Et infatti pensate che quasi mi verrebbe da perdonarvi tutti, et lo faccio. Vi perdono, per il niente che vale un mio eventuale perdono. Ma vi mando anche magistralmente a fare in culo.
Perchè sono buono, in fondo, ma non sono stupido.
Et a dirla tutta per un bel pezzo questo vecchio duemilaesette non era stato poi tanto male. Ma quando una cosa va male, le altre la seguono. Et è stato una serie di sorprese amare, come le sigarette spezzate dentro il pacchetto morbido, come la punta rotta alla matita, come certi cieli che sembrano promettere clemenza, et invece ti riversano addosso una valanga infinita di acqua. E' successo. Et lasciamo stare che quando è successo avevo dimenticato pure l'ombrello.
Non sto a meditare su cosa ho guadagnato, su cosa ho perso, su cosa salvo et cosa butto, perchè il mio passo sarà sì insicuro, ma ormai è totalmente dentro questo nuovo anno, bisestile, un giorno in più per soffire aut per star bene.
Et magari vinciamo pure gli Europei, quest'anno.
Et intanto ti ho fatto questa playlist et come ti ho detto ci ho messo dentro tutto quello che posso essere io al momento, quello che sono stato io in questo duemilaesette. So che hai fatto lo stesso, so che quando entrambi metabolizzeremo quella dell'altro ci vedremo un pò meglio et forse capiremo un pò più di cose. Io che non sono solo uno stronzo. Et almeno tu lo hai capito, et ho apprezzato.
Et intanto vi ringrazio entrambi con tutto il cuore per esistere anche a così tanti chilometri di distanza. Anche da qui vi vedo et vi porto dentro, che è bastato un pomeriggio et una sera per ubriacarci, non solo di chianti. E' bastato per capire quanto si può essere uguali senza conoscersi per filo et per segno. Converrete che è stato abbastanza devastante salutarsi, ma ci rivedremo, è una promessa. Forse la più sincera che faccio da un pezzo. Et vi auguro il meglio, insieme aut no. So che saprete cosa fare per farvi del bene. Et che il duemilaeotto sia meglio del duemilaesette, chiaramente.
Et poi ringrazio anche voi, basso et chitarra, che siamo riusciti a prenderci in tempo prima di sprofondare, et ci siamo un pò salvati a vicenda. Et stiamo costruendo una zattera che magari ci porterà pure da qualche parte. Di sicuro stiamo meglio di tre mesi fa, di sicuro vi devo tanto per essere così accondiscendenti con questo irrequieto giovincello rompicoglioni, come sono et so benissimo di essere. Anche se tento di smussare gli angoli, ogni tanto.
Et poi non lo so che dire, che ce ne sarebbero di parole da spendere, ma non ora. Non ho la forza di ripensare ai dischi (aut ai libri, aut ai film, aut agli eventi...) di questo duemilaesette, so solo che certe canzoni et certi musicisti mi hanno cambiato la vita. Et a questi dico grazie. Agli altri no.
E' un post schifoso questo, perdonatemi. Sicuramente, col tempo, come il vino, invecchierò et migliorerò. Che mi sento un pò acerbo, specie quando ho l'onore di confrontarmi con persone più grandi di me, in molti sensi. Altrimenti chiuderò i battenti. Ma con il sorriso, che da ieri a oggi non può essere logicamente cambiato nulla, ma questa speranza inconscia che mi martella lo stomaco mi rende un pò più euforico. Viviamo solo di sensazioni, alla fine.
...a salvarmi, vieni a salvarmi...

Et comunque, un duemilaeotto migliore ve lo auguro di cuore a tutti. Perchè penso che c'è chi se lo merita davvero.

1 commento:

territori della follia ha detto...

Ci rivedremo non è solo una promessa, che importa se la prossima volta sarà chianti o chardonnay l'importante è ubriacarsi del resto di quello che siamo intanto auguri di cuore di buon 2008 a te ma anche a michele e matteo vi auguro i migliori momenti di felicità...''frantumare le distanze..riconoscersi per creare...camminare senza chiedersi il perchè''