mercoledì 3 settembre 2008

La boccuccia

Poi a forza di stare fermo nella stessa posizione, mi si chiude la bocca. Che è risaputo essere già estremamente piccola. Più che altro, è risaputo qui, ma non è così scontato per Federica, che mi controlla, che mi sistema la t-shirt, che mi guarda e mima una bocca troppo grande rispetto alla mia, e interviene sulla mia faccia e sui miei jeans strappati e sui pantaloni presi a mio padre perchè non ci entra più. Più che altro, è difficile non sorridere guardando chi e cosa mi circonda, guardando le luci-al-neon-freddo (o luci-fredde-al-neon, non lo so), le nostre discussioni serie, ascoltando i This Heat (questi fantasmagorici sconosciuti) e Bontempi B1 (questo fantasmagorico pazzo). Gli occhietti spenti brillano di contentezza e difficilmente qualcosa potrebbe affievolirli. Forse Photoshop, ora che ci penso.
Mi sforzo di non sembrare un dodicenne tra il fumo delle sigarette e le bombe della prima vera pioggia della stagione, targata primo settembre. Arrivo moderatamente stravolto eppure sembro sempre troppo giovane.
"Non sei invecchiato per niente", mi sussurra Egle sogghignando mentre rolla una sigaretta. Poi mi saluta e mi sorride.
Io Bologna non la conosco e ci passeggio come un bambino. A tratti somiglia drammaticamente a Padova. Mi perdo tra i portici entrando con lo sguardo dentro ogni vetrina, specchiandomi in paesaggi nuovi eppure dal vago sentore di già-visto.
Sono attimi che passano, mentre metto dentro all'iPod un pò di cose nuove, solo per il gusto di scoprirle, senza criterio, senza particolari motivazioni. E resto con gli occhi sbarrati mentre ascolto cose che mi rappresentano troppo, che ti rappresentano troppo. Cose che ci avrei messo la mano sul fuoco che sarebbe andata così, che potrei fare l'indovino. Che verrebbe sicuramente meglio dello studente, piuttosto che del batterista.


prendi me, offro garanzie prive di calcoli
ma tu dividimi in parti uguali
che riserverò per te
quella migliore

Ma così vanno le cose, perchè davvero le lascio passare, perchè davvero mi sfiorano, perchè davvero non sono in grado di comprenderle. Così cambiano le prospettive, col rumore in sottofondo di una steeldrum e la riproposizione di pezzi improponibili. E ridiamo di cose macabre, perchè ci piace così, perchè "Fuma uno spinello e muore" fa oggettivamente ridere, che magari qualcuno ci crede davvero e bisogna sdrammatizzare.
E non sai che piacere è stato scriverci quei messaggi normali, parlando di vita normale, della sveglia di oggi, dei nostri impegni.
Quanto ho aspettato tutto questo.


Intanto:

Hello friends,
just a quick update about a due change of line-up.
The band is now comprised of Paolo Iocca, Marcella Riccardi, Egle Sommacal and Mattia Boscolo.

(...)

Luckily enough, we've run into two awesome musicians living kinda around the corner. We're sure some of you know already Egle for his past (and present!) militancy with Massimo Volume, and for his supreme solo work (album "Legno" out on Unhip Records). If not, go check his myspace profile on our top friends immediately!
On the contrary, Mattia is all new to this, and therefore he can't wait to demonstrate his abilities live. :)

Il resto, qui.

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