mercoledì 28 gennaio 2009

Al massimo

Quando in anticipo sul tuo stupore verranno a chiederti del nostro amore, tu chissà dove sarai. Io al massimo sarò fermo a soffiare dentro ad un etilometro e a chiedere all'ordine costituito come si fa? che non è che sia un habitué, che ormai già vedevo all'orizzonte il letto e le tapparelle abbassate e quella lampada dell'ikea che accendo e spengo con il piede. Io al massimo sarò davanti a questo computer a organizzarmi la vita e a chiedermi perchè la scrivania che ho sistemato tre giorni fa è già tornata ad essere un bordello anarchico. Ridendo che tra le persone che potrei conoscere in facebook c'è Gianni Maroccolo, e non c'è il mio vicino di casa. Io al massimo sarò da qualche parte a sogghignare su qualche palco e a togliermi i capelli dagli occhi perchè non vedo il rullante ma poi tanto se mi prende bene suono con gli occhi chiusi. Io al massimo prenderò in mano i libri e mi costringerò a studiare, per provare ad emulare il bravo studente di una vita fa. Quello dei voti alti che si presentava alla maturità dicendo all'odiato professore di italiano chiedimi quello che vuoi che tanto so tutto, e sapeva tutto.
Quando strattonavamo il mare, dove andavamo a farci male?

"Grazie, questa è la sua patente, può andare, buonasera".

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